Dimissioni
Come sappiamo, le mansioni dell’amministratore di condominio vertono principalmente sulla responsabilità e sulla gestione delle parti comuni di un edificio condominiale; egli infatti deve assicurarsi che tutte le attività siano svolte correttamente e nel rispetto delle leggi vigenti.
Importanza delle dimissioni
Vista l’importanza di questa figura, le sue dimissioni sono un argomento da tenere in considerazione nel corso del suo mandato, poiché rappresentano un’eventualità importante e dal grande impatto su molti altri aspetti della vita condominiale. Esse possono verificarsi qualora riscontri problematiche di vario genere. Per poter avviare l’iter di dimissioni è necessario rispettare alcune regole e procedure fondamentali.
Differenza tra revoca e dimissioni
Prima di esaminare nello specifico questo iter procedurale, è opportuno fare una differenza tra revoca e le dimissioni: nel primo caso si tratta di una richiesta di interruzione del mandato, ben argomentata e motivata, fatta da parte dei condòmini, le ne secondo caso sono consegnate dal professionista in sede di assemblea di condominio.
Cause comuni delle dimissioni dell’amministratore
Le sue dimissioni si verificano quando al momento in cui, il professionista rinuncia alle sue responsabilità e alla sua nomina per diversi motivi, i più comuni sono:
- Sovraccarico di lavoro
- Disaccordi e conflitti con i condòmini
- Problemi personali, come malattie o impegni familiari
Dall’attuazione della riforma dei condomini, anche le suddette dimissioni sono normate dal Codice Civile mediante l’Art. 1129, comma 15, ma vediamo meglio qual è l’iter corretto.
Iter per le dimissioni
Per avviare questo processo, è importante seguire un iter specifico; innanzitutto, prima di presentare le dimissioni, deve verificare se ci siano i requisiti specifici stabiliti nel contratto o nelle norme statutarie che regolano il condominio. È importante essere a conoscenza di eventuali restrizioni o condizioni particolari che potrebbero influire sulle dimissioni.
Inoltre, deve comunicare ufficialmente al condominio. Questa comunicazione può avvenire tramite una lettera formale inviata a tutti i condòmini, specificando i motivi delle dimissioni e la data prevista per la cessazione delle funzioni.
Dopo averle comunicate è necessario convocare un’assemblea condominiale per avviare il processo di nomina di un nuovo incaricato. Durante questa assemblea i condòmini non possono respingere le dimissioni, perciò devono inevitabilmente prendere una decisione precisa sul successore.
In corso di assemblea è importante seguire alcune regole e procedure per garantire un processo di transizione conforme alle leggi e ai regolamenti. Di solito, la convocazione dell’assemblea viene comunicata a tutti i condòmini con un preavviso adeguato, indicando la data, l’ora e il luogo dell’incontro onde evitare che ci siano assenze non giustificate.
Nell’assemblea, dopo aver discusso le dimissioni, si provvede a presentate le candidature per eleggere il successore. È consigliabile che i condòmini interessati a sostituirlo presentino la propria candidatura prima dell’assemblea, in modo che tutti possano valutare le diverse opzioni disponibili.
Durante la discussione e la valutazione delle candidature, i condòmini hanno naturalmente l’opportunità di porre domande ai candidati, esprimere le proprie opinioni e confrontare le competenze e le esperienze di ciascuno per effettuare la scelta migliore.
A seguire ci avvia la votazione per la nomina del nuovo professionista; tale nomina avviene con la maggioranza dei presenti, tenendo conto sia dei voti dei condòmini che sono fisicamente presenti, sia di quelli che hanno “trasferito” il proprio potere di voto ad altri comproprietari tramite una delega scritta.
Una volta conclusa la votazione e nominato il nuovo rappresentante, si procede a redigere un verbale dell’assemblea recante tutte le decisioni prese e i dettagli riguardanti la nomina. È importante che il verbale sia redatto in modo accurato e che venga conservato per future, eventuali necessità.
Regole da seguire per le dimissioni
Durante il processo di dimissioni, è fondamentale seguire alcune regole per garantire una transizione ordinata e senza intoppi.
Preavviso delle dimissioni
Deve fornire un preavviso adeguato prima di dimettersi. Questo periodo di preavviso può variare a seconda delle disposizioni contrattuali o delle norme statutarie del condominio. In genere, un preavviso di almeno trenta giorni è considerato appropriato per consentire al condominio di organizzarsi e nominare un successore.
Trasmissione documenti e consegna chiavi
Prima di lasciare l’incarico, (mediante passaggio di consegne) deve assicurarsi di trasmettere al nuovo amministratore tutta la documentazione in suo possesso come:
- registri contabili;
- contratti in corso;
- polizze assicurative.
Il professionista uscente, prima di chiudere il suo rapporto con il condominio, ha l’obbligo di portare a termine tutte le attività urgenti al fine di evitare pregiudizi agli interessi comuni. Per questo obbligo, non ha diritto per legge a ulteriori compensi.
Inoltre, dovrebbe consegnare tutte le chiavi o i codici di accesso necessari per gestire le parti comuni dell’edificio condominiale.
Le dimissioni richiedono un iter specifico e il rispetto di alcune regole fondamentali. È importante seguire un processo ordinato e assicurarsi di rispettare i requisiti preliminari, comunicare ufficialmente le dimissioni, convocare un’assemblea per la nomina di un successore.
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