
Tabelle millesimali
Cosa sono le tabelle millesimali?
Le tabelle millesimali, nell’ambito della gestione condominiale, svolgono un ruolo fondamentale come strumento principale di ripartizione delle spese. Esse sono utilizzate per individuare il valore relativo di ciascuna unità immobiliare rispetto alle parti comuni dell’edificio condominiale, secondo quanto stabilito dalla legge millesimale (art. 68 disp. att. c.c.).
Le tabelle millesimali determinano il valore millesimale di ogni unità immobiliare all’interno del condominio. Questo valore si riferisce esclusivamente alla posizione relativa dell’unità immobiliare all’interno dell’edificio condominiale, considerando le relative quote di proprietà sulle parti comuni.
L’utilizzo delle tabelle millesimali permette quindi una ripartizione equa e proporzionata delle spese condominiali tra i diversi condomini, tenendo conto della dimensione e del valore delle rispettive unità immobiliari. Questo sistema di ripartizione contribuisce a garantire una gestione trasparente e giusta delle spese condominiali, promuovendo una corretta condivisione degli oneri tra i partecipanti al condominio.
In pratica, per convenzione si assegna al condominio il valore ideale di 1000 e la proprietà di ciascun condomino è espressa considerando il suo valore totale; motivo per cui, se l’intero complesso condominiale ha un valore pari a 1000/1000, ogni appartamento avrà un valore corrispondente ad una frazione di 1000.
Legge normativa su tabelle millesimali
Considerato che ex art. 1138 c.c. definisce che: “quando in un edificio il numero dei condomini è superiore a dieci, deve essere formato un regolamento, il quale contenga le norme circa l’uso delle cose comuni e la ripartizione delle spese, secondo i diritti e gli obblighi spettanti a ciascun condomino, nonché le norme per la tutela del decoro dell’edificio e quelle relative all’amministrazione. Ciascun condomino può prendere l’iniziativa per la formazione del regolamento di condominio o per la revisione di quello esistente. Il regolamento deve essere approvato dall’assemblea con la maggioranza stabilita dal secondo comma dell’art. 1136 e trascritto nel registro indicato dall’ultimo comma dell’art. 1129. Esso può essere impugnato a norma dell’art. 1107.” , possiamo concludere che:
- Le tabelle millesimali sono un documento allegato al regolamento di condominio.
- Sono obbligatorie solo quando il numero dei condomini è superiore a dieci.
- Ogni condomino può prendere l’iniziativa per la loro formazione.
- Per l’approvazione sono sufficienti le maggioranze indicate dall’art. 1136 secondo comma c.c.
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I collaboratori dell’amministrazione condominiale Giurintano sono a Vostra disposizione per la redazione delle tabelle millesimali. Basterà compilare il modulo di contatto per inviare la richiesta. Il preventivo sarà analizzato e sarete contattati nell’arco di qualche giorno.
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Le tabelle millesimali rappresentano lo strumento principale di ripartizione delle spese in un condominio. Indicano il valore di ogni singola unità immobiliare in relazione alle parti comuni dell’edificio, secondo il principio della legge millesimale.
I valori millesimali vengono calcolati in base alla posizione dell’unità immobiliare all’interno dell’edificio. Ogni condomino ha una quota proporzionale al valore del bene di cui è titolare. Di solito, si assegna al condominio un valore ideale di 1000 e ogni unità immobiliare avrà un valore frazionale di 1000 in base alla sua quota.
Le tabelle millesimali sono un documento allegato al regolamento di condominio. Forniscono il criterio per la ripartizione delle spese in conformità alle norme sull’uso delle cose comuni, la tutela del decoro dell’edificio e l’amministrazione.
Le tabelle millesimali sono obbligatorie solo quando il numero dei condomini è superiore a dieci. Ogni condomino ha il diritto di prendere l’iniziativa per la formazione delle tabelle, che devono poi essere approvate dall’assemblea.
Per l’approvazione è necessaria la maggioranza stabilita dal secondo comma dell’art. 1136 del Codice Civile. Generalmente si tratta di una maggioranza qualificata degli intervenuti all’assemblea, rappresentanti una specifica quota del valore dell’edificio.