Manutenzione Straordinaria e Cassazione

manutenzione straordinaria

Decisione della Cassazione Inerente la Manutenzione Straordinaria:

La Cassazione Civile, sez. II n. 11463/21, ha emesso una decisione in merito a una questione riguardante il pagamento pro quota dei lavori di manutenzione straordinaria effettuati in condominio senza preventiva delibera assembleare. Vediamo nel dettaglio cosa è stato stabilito in merito al pagamento delle spese condominiali straordinarie senza l’approvazione dell’assemblea.

Il Pagamento di Spese Condominiali Straordinarie Senza Approvazione

L’amministratore di condominio a Palermo così come in tutta Italia, dimostrare la necessità di provvedere con urgenza all’inizio dei lavori di manutenzione straordinaria effettuati senza preventiva delibera assembleare al fine di richiedere il pagamento pro quota dei lavori da parte degli altri condomini.

La Cassazione Civile, sez. II n. 11463/21 ha stabilito che il condomino che esegue lavori di manutenzione straordinaria deve dimostrare il carattere di inderogabile urgenza, come previsto dall’art. 1134 del codice civile.

Il Caso in Esame

La vicenda riguarda alcuni lavori di manutenzione straordinaria eseguiti dal proprietario dell’ultimo piano sul tetto di copertura dell’edificio a causa di infiltrazioni d’acqua nel suo appartamento dovute al cattivo stato manutentivo del tetto e delle gronde.

Dopo aver effettuato i lavori, il condomino che aveva eseguito i lavori ha richiesto il pagamento pro quota degli altri condomini, ma uno di essi ha rifiutato di versare la somma dovuta. Di conseguenza, il committente dei lavori ha presentato un ricorso per ingiunzione al giudice di pace per ottenere un decreto ingiuntivo.

Il condomino che aveva rifiutato il pagamento ha sollevato l’obiezione che il richiedente non aveva fornito prove adeguate dell’urgenza dei lavori eseguiti per la conservazione della cosa comune, come richiesto dall’art. 1134 del codice civile.

Il tribunale ha accolto l’obiezione e revocato il decreto ingiuntivo, ritenendo che la questione non fosse la necessità di effettuare i lavori, ma il carattere di urgenza che giustificasse l’assenza di una delibera dell’assemblea condominiale.

Il condomino che aveva eseguito i lavori ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che il tribunale aveva applicato erroneamente la legge e non aveva esaminato adeguatamente i fatti.

La Decisione della Cassazione

La Cassazione ha respinto le prime due obiezioni riguardo all’applicazione della normativa sulla comunione e sulla condominio, stabilendo che la normativa condominiale è applicabile a prescindere dalla formazione di un regolamento condominiale o di tabelle millesimali.

Tuttavia, riguardo alla presunta urgenza dei lavori, la Cassazione ha ritenuto che non fosse stata adeguatamente dimostrata. Gli ermellini hanno sottolineato che non vi erano prove sufficienti circa il carattere di urgenza, nonostante i testimoni dell’incarico di manutenzione straordinaria del tetto non avessero fornito indicazioni in tal senso.

In sintesi, la sentenza della Cassazione chiarisce che per effettuare lavori di manutenzione straordinaria in condominio e richiedere il pagamento pro quota dagli altri condomini, è necessario dimostrare che il ritardo nell’approvazione assembleare avrebbe causato un danno maggiore.

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